venerdì 4 dicembre 2015

DOPO L'ALBERO DI NATALE TOCCHERÀ A NOTRE DAME



di FRANCESCO GALLINA





Dove ha la testa chi ha deciso di non allestire l'albero di Natale davanti alla cattedrale di Notre Dame? Questione di sicurezza? Perché potrebbero mettere ordigni sotto l'albero? Mica sono scemi i terroristi. Credono davvero che colpiscano in un luogo così sorvegliato? Nah! I terroristi sono troppo intelligenti: folle è solo colui che li definisce folli. I terroristi sono fini strateghi; premeditano con l'appoggio del premeditatore per eccellenza: Allah. Se Allah non sbaglia, non sbagliano nemmeno loro, che ne sono i servi più devoti. Per ben due volte, in questo amaro 2015, hanno penetrato il largo e accogliente ano dell'Europa, e la Francia si è fatta prendere alla sprovvista, mostrandosi impreparata come la prima volta. Quella di Charlie aveva una la presunta giustificazione delle vignette. Ma questa? Che cos'è questa se non una dichiarazione di guerra?

Quelli, pur di essere arrestati si toglierebbero la vita: vi pare che, ora come ora, potrebbero agire davanti a Notre Dame? 

Sì. Effettivamente potrebbero agire davanti a Notre Dame. Anzi, direttamente dentro. Perché se l'albero non ha alcun valore strettamente legato al Natale cristiano, Notre Dame lo ha. L'Isis non uccide solo l'uomo, ma anche i suoi manufatti, i suoi migliori prodotti. L'Isis uccide la scienza, perché per l'Isis conta solo la metafisica, cioè la scienza dell'aldilà, cioè la non-scienza. L'Isis è l'incarnazione del Futurismo: "aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali" è il suo obiettivo, volto al fine di eliminare "musei, biblioteche, accademie". Tommaso Marinetti era un eccellente islamico. Non avrebbe fatto fuori l'albero di Natale, ma Notre Dame sì. Per capire l'Isis bisogna studiare il Futurismo.

Notre Dame rappresenta il cristianesimo, e per di più quello medievale, più lontano e allo stesso tempo più vicino ideologicamente all'Islam. Ma, oggi, dopotutto, non è altro che la chiesa della capitale, un grosso crocefisso gotico. Oggi togliamo l'albero di Natale per problemi di sicurezza (?). Domani toccherà a Notre Dame, simbolo di un Dio che si è fatto uomo, impossibile da concepire per Maometto e i suoi seguaci, per cui Dio è invisibile e irrappresentabile. Dico Notre Dame per dire qualsiasi luogo di culto cristiano. E non sarà più un crocefisso strumentalizzato nelle aule italiane, ma il genio dell'umana sapienza. Per toglierla, l'umanità, non servirà altro che polverizzarla: a Palmira ce l'hanno fatta. Da noi è questione di tempo. E se non saranno le bombe al tritolo, saranno quelle ideologiche. Colonizzare le idee è più facile di quel che si pensi: non c'è Inception che tenga. 

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