di FRANCESCO GALLINA
Il soffitto della Sala dell'Aetas Felicior, incorniciato da una citazione della II Bucolica di Virgilio: "Trahetas sua quemque voluptas". |
Ultimamente, gli eventi culturali degni di nota, a Parma, si contano sulle dita di una mano. Fra questi è da segnalare il recente Due Cuori e un Castello, organizzato dall'Associazione Melusine e diramatosi fra il Palazzo Ducale di Parma, il Castello di Torrechiara e il Castello di Roccabianca, per celebrare San Valentino nel bello che solo i grandi maestri del passato sanno offrirci.
La visita guidata è stata condotta da Alessandra Mordacci e Lia Simonetti ed arricchita dall’Ensemble Silentia Lunae (Maurizio Cadossi, violino barocco; Maria Caruso, soprano, violino barocco, viola da gamba; Richard Benecchi, liuto e tiorba), che ha proposto un concerto intitolato “Amorosi Intrecci”: una panoramica tra lo splendore delle arie e sonate strumentali del Seicento italiano composte, fra gli altri, da Biagio Marini, Marco Uccellini e Andrea Falconieri, attivi presso la corte Farnese a Parma.
Sabato 13 febbraio siamo così andati alla scoperta degli splendidi affreschi della residenza farnesiana, ora sede militare e centro dei RIS, eccezionalmente aperta al pubblico per poter non solo godere dei gioielli artistici che contiene, ma venire anche a conoscenza dell'antica conformazione del Parco Ducale, fra aneddoti e suggestive ricostruzioni storiche. Basti pensare ai cosiddetti Du Brasé, oggi "decontestualizzati" all'interno del cortile di Palazzo Cusani (Casa della Musica), ma un tempo grandi protagonisti di una gigantesca fontana - adornata di coralli, smalti e oro - che padroneggiava l'odierno spiazzo antistante il Palazzo.
Deliziosa chicca, questo paesaggio nordico di Jan Soens. |
Splendido dettaglio della Sala di Erminia, dove si ritrae un volto di donna dietro le vetrate di una finestra. |
Si approda infine nella spettacolare Sala dell'Aetas Felicior o del Bacio. Ispirata all'Orlando innamorato del Boiardo e affrescata da Mirola e Bertoja nel 1570-73, raffigura il mito di Amore e Venere e l'età felice. Notevole il tripudio di colori, la resa pittorica delle colonne di cristallo e i paesaggi sfumati, nebbiosi, eterei.
Sono in corso importanti opere di restauro, che saranno in futuro aperte alla cittadinanza, fra le quali si annoverano le opere di Cesare Baglioni a pianterreno. Un appuntamento a cui #busillisblog non mancherà.
Sala dell'Aetas Felicior, detta per ragioni ovvie "del Bacio". |
Sono in corso importanti opere di restauro, che saranno in futuro aperte alla cittadinanza, fra le quali si annoverano le opere di Cesare Baglioni a pianterreno. Un appuntamento a cui #busillisblog non mancherà.
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