sabato 1 agosto 2015

UN POETA A CASO, MA NON TROPPO: CLEMENTE REBORA

Il sempre più sconosciuto Clemente Rebora è la miglior risposta

a chi vorrebbe reintrodurre il servizio militare obbligatorio.

 

Voce di vedetta morta

da Poesie varie di CLEMENTE REBORA




Jules de Balincourt, Psychedelic Soldier (2012) 
C'è un corpo in poltiglia
Con crespe di faccia, affiorante
Sul lezzo dell'aria sbranata.
Frode la terra.
Forsennato non piango:
Affar di chi può, e del fango.
Però se ritorni
Tu uomo, di guerra
A chi ignora non dire;
Non dire la cosa, ove l'uomo
E la vita s'intendono ancora.

Ma afferra la donna  
Una notte, dopo un gorgo di baci,
Se tornare potrai;
Sòffiale che nulla del mondo
Redimerà ciò ch'è perso
Di noi, i putrefatti di qui;
Stringile il cuore a strozzarla:

E se t'ama, lo capirai nella vita
Più tardi, o giammai.


Nessun commento:

Posta un commento