di FRANCESCO GALLINA
Quando vedo il sorriso beffardo del sempre magistrale Cristoph Waltz. Quando vedo la serietà stampata sul volto di Ralph Fiennes, dopo il pimpante Grand Budapest Hotel. Quando vedo la magnifica fotografia di van Hoytema. Quando vedo i virtuosismi registici di Sam Mendes e l'eccellente uso dei droni. Quando vedo sfrecciare infuocate Jaguar e Aston Martin. Quando sento dietro gli strumenti musicali la bacchetta di Newman. Quando vedo rivivere - dopo lo sputtanamento globale di Mafia Capitale e dei suoi osceni funerali, lo splendore delle panoramiche su Roma, diamante attraversato dalle fulminee rincorse di auto davanti San Pietro e sul Lungotevere. Quando vedo l'impassibile bravura di Daniel Craig.

Bond, almeno, aiutaci tu. D'altronde, il tema di On Her Majesty's Secrete Service, scritto dall'insuperabile Berry, lascia sperare nell'eliminazione di qualche girl. Forse quella che non sa recitare.
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