sabato 9 gennaio 2016

UN POETA A CASO, MA NON TROPPO: GIORGIO CAPRONI

di FRANCESCO GALLINA

L'altro ieri si è celebrato l'anniversario della nascita di Giorgio Caproni (1912-1990), poeta novecentesco impregnato di classicismo e legato ad immagini tradizionali. Come quelle di Senza esclamativi, che ripropongono immagini di fattura provenzale. Il dolore è profondo, alto. L'amore è una bestia velenosa e  la parola si fa afasia, un po' come Dante davanti a Beatrice o ad un Dio luminoso, talmente luminoso da accecare. Un viaggio del cuore, quello di Caproni, che vive senza esclamativi, di un amore platonico che toglie le parole di bocca perché, in quanto vuoto assoluto, angoscia e annichilisce. Un salto nel buio, come salti sono i frequenti enjambements e la sintassi franta.


René Magritte, Amanti, 1928



SENZA ESCLAMATIVI

da IL MURO DELLA TERRA di GIORGIO CAPRONI

Com'è alto il dolore.
L'amore, com'è bestia.
Vuoto delle parole
che scavano nel vuoto vuoti
monumenti di vuoto. Vuoto
del grano che già raggiunse
(nel sole) l'altezza del cuore.

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/autori/g/giorgio-caproni/pag1>

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