mercoledì 16 settembre 2015

E. L. JAMES, OVVERO DELLA COPERTINA STILNOVISTA


di FRANCESCO GALLINA


In testa alle classifiche. Sempre. Immancabilmente. Gli autori di schifezze, d'altronde, non si fermano mai. Feticismo, fustigazioni, sculacciamenti e sottomissioni tramite pratiche bislacche sono temi che fanno gola a etero e omo e, quindi, è legittimo che le grandi case editrici vadano a fondo con le loro puttane pubblicazioni.
Il falso porno va di moda. Falso, certo, perché il vero autentico sadomaso  è solo di un uomo il cui stesso nome è garanzia di qualità: De Sade. I suoi libri sono approfonditi, originali, filosoficamente raffinati. Perché il genere porno non è da respingere se ciò che si tratta lo si fa con buon gusto narrativo e letterario. Sto parlando del genere. Per il resto, risultano certamente vomitevoli certe azioni e descrizioni, ma questo fa parte del gioco. Non sapete di cosa sto parlando? Leggetevi Le 120 giornate di Sodoma del caro marchese Donatin.
 
Come scrivevo nell'articolo del 16 luglio 2015, http://busillisblog.blogspot.it/2015/07/il-piacere-ovvero-delle-indegne.html, le copertine dei libri aiutano tantissimo nella vendita dei libri. L'ultima scemenza di E. L. James è Grey. Cinquanta sfumature di grigio raccontate da Christian, ovvero 600 pagine dal punto di vista del Lui. Cosa pensare di questa copertina? Che non è fatta a caso. L'occhio come mezzo attraverso cui l'Amore punge il cuore, è una cretinata di antiche origini. Stiamo parlando della letteratura arabo-persiana e provenzale dei secoli XII-XIII. Vi ricordate Voi che per gli occhi mi passaste 'l core? di Guido Cavalcanti? E gli sguardi pieni di sensualità ed erotismo nel film A single man? Ecco, siamo rimasti là, al topos dell'occhio come prima 
Scena tratta dal film A single man (Tom Ford, 2009)
causa dell'amore. Solo che Cavalcanti, nel descrivere il suo pervertito sadomasochismo, usava la sublime lingua dello Stilnovo, la James, invece, è sempre volgare nel suo stupido stile di bassissima lega. Mi sono bastati pochi minuti di lettura in libreria per capire quale montatura rappresentasse il caso James. La James non ha colpa: è il popolo beota il vero responsabile della degenerazione libraria. Quello italiano, soprattutto. Lo confermano le classifiche.

 

Il popolo italiano si dice laico, ma non c'è niente di più religioso e massonico di un bell'occhio centrato, chiaro riferimento all'occhio onniveggente di Dio o del Grande Fratello, simbolo di controllo assoluto e di Potere. 
Ma il Potere inibisce tutto, anche il sesso. E la buona letteratura.

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