martedì 1 settembre 2015

SPOT TRIVAGO, FRA ANDERSON E TORNATORE


di FRANCESCO GALLINA
 
 

Di pubblicità valide, in TV, ne circolano decisamente poche. Lo stillicidio degli osceni spot finanziati dalle compagnie telefoniche si alterna a messaggi pubblicitari banali e ritriti.
Ma, in mezzo alla feccia, qualcosa di buono ancora si trova. La palma d'oro, quest'estate, va sicuramente alla pubblicità di Trivago. Sono tre, in realtà, gli spot, della "collana" Sappiamo tutto di hotel: la regia dei giovani Hanna Maria Heidrich e Alex Eslam è lodevole per i dinamici movimenti di camera e per l'assoluta efficacia narrativa, favorita da originali storytelling  e da una fotografia patinata molto attraente. Insomma, Trivago investe su tre piccole e ironiche perle, raffinate per manifattura e confezionamento, nonché per colonna sonora, composta da Alex Huber e Philipp Noll. Vediamoli insieme.
 
Bangkok. 1974. Sia Hotel. Camera 348. Il corto si nutre di storie mistery legate a hotel come il Fort Garry Hotel di Manitoba, il Burchianti di Firenze o il Langham di Londra, con la sua famosissima (e infestatissima) camera 333. Ma c'è anche molto 1408 di Håfström e Ghostbuster di Reitman.
 
 
 
New York. 2007. Winston Hotel. Si notano inquadrature alla Wes Anderson, simmetriche e da prospettive inedite: balza subito in mente Grand Budapest Hotel. Ma gli amanti di Tornatore come me non potranno non pensare alle spiazzanti verità che emergono nel dialogo finale fra Elena e Salvatore, in Nuovo Cinema Paradiso: Elena scrive a Salvatore il suo recapito su un foglietto appeso al muro, ma lui non lo vedrà mai.
 
 
 
Italia. 1952. Hotel La Perla. Il protagonista, Luca Temperini, sembra proprio il piccolo Salvatore (l'attore era Salvatore Cascio) di Nuovo Cinema Paradiso, neanche a farlo apposta.
 
 

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